Riportiamo la lettera inviataci da Leonardo Ferrante, già project manager della seconda edizione del Master APC e oggi referente scientifico di Riparte il futuro, in occasione dell’apertura delle iscrizioni al quarto anno.

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“Sono stato allievo della prima edizione del master di Pisa in Analisi, Prevenzione e Contrasto della criminalità organizzata e della corruzione, ormai 3 anni fa.

Trovai un volantino che ne pubblicizzava l’evento di presentazione il giorno precedente la mia laurea specialistica, in modo che nell’arco di 48 ore, chiusa la pratica con il precedente corso, ero già di nuovo studente (specialmente grazie alle borse di studio, che il master mette a disposizione di tutti, e al sistema e-learning che permette di seguire a distanza).

Mi domandavo a cosa potessero mai servire 400 ore di lezione sui temi della corruzione e della criminalità organizzata. Anche perché avevo appena chiuso una tesi sul peso dell’illegalità nella filiera agroalimentare, quindi sul cibo, quindi su ciascuno di noi. Oggi quella tesi la riscriverei da capo, completamente diversa, nella certezza che 400 ore (e 200 di tirocinio) sono poche.

Il master è un percorso di decostruzione: decostruisce certezze individuali, spesso pregiudizievoli e stereotipate, sbattendoti in faccia la realtà: se vuoi lavorare su queste cose occorre essere due volte più in gamba degli altri, perché devi conoscere come funziona il mondo e devi trovare il modo per contrastarne le dinamiche illegali. Le buone intenzioni non bastano più: occorre formazione, organizzazione, anche un po’ di studiata follia.

Ma il master è anche un percorso di ricostruzione: ricostruire saperi e strategie assieme ai compagni di corso, grazie ad oltre 60 docenti guidati dallo straordinario direttore del master, prof. Alberto Vannucci. Oggi miei colleghi del primo anno sono apprezzati giornalisti, attivisti attenti e consapevoli, amministratori eccellenti in grado di riconoscere dove si annidano i percorsi illegali, rappresentanti delle forze dell’ordine con una marcia in più.

Ho anche avuto la fortuna di fare un tirocinio presso l’associazione Avviso Pubblico, partecipando alla redazione della prima edizione del report “Amministratori sotto tiro” e accedendo quindi al mondo di tanti politici davvero impegnati contro l’illegalità, spesso mettendo a repentaglio la propria vita.

L’anno successivo sono stato il project manager della seconda edizione del Master APC. La cosa migliore che poteva capitarmi: poter seguire di nuovo il master, ma con rinnovato entusiasmo, e al tempo stesso organizzarlo, dando il mio contributo ossia di chi ci era passato. Ringrazio gli allievi della seconda edizione per la preziosità e unicità del percorso intrapreso.

A seguito, sono stato chiamato ad essere referente scientifico di Riparte il futuro, che è un progetto “figlio del master”, o comunque con un buon patrimonio genetico dello stesso. La campagna, infatti, è figlia di chi la firma, la sostiene, la difende.

Il progetto master per la terza edizione è andato avanti grazie alla brillante Emilia Lacroce, in modo da arrivare alla quarta, a cui da oggi è possibile iscriversi.

Non posso fare altro, quindi, che invitare vivamente ogni persona seriamente interessata a compromettersi (nel senso letterale, ossia  di mettersi con e pro) in questi temi di passare per questo necessario e propedeutico percorso.

Occorre creare competenze, professionalità, aspirare ad un vero cambiamento, che passa dall’impegno di ciascuno e dalla capacità di studiare e, anche e forse soprattutto, di metterci la testa dentro.”