memememeAdriana Varriale, 23 anni, residente a Milano, laureata in Comunicazione e società. Adriana, sei stata una delle allieve che ha registrato il maggior numero di presenze in aula durante la IV edizione del Master APC. Che tipo di rapporto hai avuto modo di instaurare con i docenti?

Aver avuto la possibilità di frequentare di persona la quasi totalità delle lezioni è stata sicuramente un’agevolazione per me. Fin dal primo giorno di master mi sono detta che quei professori non li avrei mai rivisti, alcuni sì magari, ma non in una circostanza come quella del Master APC, dunque avrei dovuto approfittare dell’occasione per sommergerli di domande, ed è stato fantastico! Ho avuto così modo di togliermi curiosità su svariati temi e di approfondirne altri già conosciuti. Comunque, se posso… la pausa caffè e i momenti “prima di accendere il microfono” sono i migliori per rompere il ghiaccio con i professori.

Il tuo interesse per i temi del Master non è solo accademico. Infatti collabori con il giornale online Stampoantimafioso, sostenuto, tra gli altri, dal Prof. Nando Dalla Chiesa. Quali insegnamenti hai messo a frutto in questa esperienza?

Io sono approdata al Master APC anche e soprattutto per la mia collaborazione con Stampoantimafioso.it. Entrata nel gruppo dei redattori mi sentivo poco preparata e ancora acerba: il Master mi ha permesso di conquistare più sicurezza, mi ha dato modo di riempire lacune importanti (non sapevo quasi nulla di Sacra Corona Unita) e soprattutto mi ha dato l’opportunità di scrivere uno dei miei migliori articoli per Stampoantimafioso.it in occasione della lectio magistralis di Don Ciotti.

Hai da poco iniziato un tirocinio presso il Comune di Milano. Quali attività andrai a svolgere?

Il tirocinio qui in Comune si sta rivelando davvero interessante. L’idea di base, presa anche grazie ai consigli del prof. Vannucci, è quella di seguire da vicino la redazione e il completamento delle valutazioni annuali sul Piano Triennale Anticorruzione del Comune di Milano. Fortunatamente il lavoro è tanto: fino ad ora mi sono occupata dei report semestrali delle direzioni centrali e ho elaborato un nuovo formato per la redazione dei report stessi, ho iniziato il monitoraggio per la trasparenza in materia di sussidi e contributi e a breve entreremo “nel vivo” della questione delle valutazioni. Ammetto di essere davvero entusiasta!

Se dovessi incontrare una persona interessata ad iscriversi al Master APC, quale consiglio vorresti darle?

Ho già incontrato due persone interessate, dunque ripeterò ciò che ho detto loro. Il Master APC è un’esperienza complessa, completa, che arricchisce e fornisce un pensiero critico su temi che non è facile riuscire a trattare così approfonditamente al di fuori di master come questo. Un consiglio che mi permetto di dare: il master è estremamente multidisciplinare, anche se non si possiedono competenze specifiche di sociologia, economia, diritto amministrativo e penale le spiegazioni sono tutte piuttosto chiare e i professori molto disponibili a chiarimenti anche al di fuori della lezione grazie alla possibilità di contattarli via mail. Io ammetto di essere una studentessa piuttosto “polemica” e che fatica a non dire ciò che pensa, dunque ammetto che a volte mi sono trovata in grande disaccordo con alcuni professori, ma, come mi ha insegnato Emilia (project manager del Master APC), questa esperienza serve anche a scontrarsi con punti di vista differenti dal nostro e, anche se non riusciamo a trovarci d’accordo, accogliere nuove “lenti” per leggere i fenomeni in modo diverso serve, moltissimo. Vorrei però che i nuovi studenti siano un po’ spregiudicati come me: il confronto coi professori e gli altri studenti è fondamentale, fa crescere, fornisce nuove chiavi di lettura che prima non avresti mai neanche immaginato. Io ho imparato moltissimo e credo che il fatto che io abbia seguito la quasi totalità delle lezioni di presenza mi abbia aiutato molto, dunque, se volete frequentare, correte a Pisa, trovate una camera e godetevi il master!