Giorgia, 30 anni, laurea magistrale in Giurisprudenza. Quali sono state le motivazioni che ti hanno spinto ad intraprendere un percorso formativo sui temi della criminalità organizzata e della corruzione?

Ho deciso di intraprendere questo percorso formativo perché ho sempre nutrito una profonda curiosità per i temi della criminalità organizzata; si tratta di una passione sulla quale ha, sicuramente, influito anche il vissuto professionale di mio padre, coinvolto negli anni più bui (seconda guerra di mafia) nella lotta alla mafia siciliana. I suoi racconti hanno così finito per alimentare la mia sete di conoscenza, alla quale ho sempre accompagnato la lettura di articoli, o, libri sulla materia.

Al contrario non mi sono mai affacciata con un prospettiva analitica al grande tema della corruzione, per quanto lo reputassi di notevole interesse e largamente pervasivo nella realtà nostrana.

 

Quali ulteriori strumenti hai acquisito durante la tua frequenza al Master?

Questo Master ha reso possibile acquisire un approccio multidisciplinare su questi grandi temi, nonché, una buona prospettiva analitica, senza la quale qualsiasi valutazione teorica resterebbe del tutto acritica. Non a caso, ritengo che il di più di questo Master sia stato rappresentato, non soltanto, dalle conoscenze acquisite, ma proprio dall’assunzione di una coscienza civica in queste macro aeree, sulle quali servirebbe un’incessante opera di sensibilizzazione sociale.

 

Di cosa ti sei occupato durante la tua attività di tirocinio?

Il mio tirocinio avrà ad oggetto il riutilizzo sociale dei beni confiscati. In particolare ho deciso di puntare l’attenzione sulle inefficienze locali (comunali) che spesso portano l’ente Comune a disinteressarsi del bene confiscato fino al punto di percepirlo come un onere. In questo senso, ritengo che un buon supporto possa provenire dal più alto livello di governance territoriale, ovvero dalla Prefetture, le quali possono accompagnare con una maggiore consapevolezza gli enti locali che si fanno carico del bene confiscato e al contempo possono monitorarne la relativa gestione.

 

Se dovessi incontrare una persona interessata ad iscriversi al Master APC, quale consiglio vorresti darle?

Da buona sognatrice ritengo che il nostro Paese per quanto versi in una condizione di pesante declino morale, sociale e politico conservi la sua immancabile resilienza e che, dunque, una rinascita ancora più florida non sia poi così impossibile. Questo Master infonde speranza, alimenta il dibattito e il confronto tra le nuove e le vecchie generazioni e, soprattutto, fornisce gli strumenti per fare la differenza in una società che grida cambiamento.