Per il secondo anno consecutivo il Master APC ha deciso di organizzare un modulo di lezioni in trasferta in Sicilia, dal 12 al 14 maggio 2017, per approfondire lo studio dei fenomeni mafiosi e ascoltare le testimonianze di coloro che hanno vissuto in prima persona la stagione delle stragi del 1992-1993 e di chi è concretamente e quotidianamente impegnato nella costruzione di percorsi virtuosi in tema di legalità.
Il programma della tre giorni- scaricabile qui – è stato intenso e ricco di occasioni di confronto. Il modulo è iniziato con una giornata di studi promossa dall’Università di Palermo – “Raccontare Cosa Nostra dal tempo delle stragi” – che ha visto la partecipazione del Magnifico Rettore Fabrizio Micari e della direttrice del Dipartimento “Culture e società” Maricetta Di Natale. “L’Università non può porsi come obiettivo solo la formazione e la ricerca, ma deve avere un ruolo attivo nella società, questa è la sua terza missione” ha affermato il Rettore in apertura. Parole che sono state condivise sia dalla prof.ssa Alessandra Dino, coordinatrice scientifica della giornata, la quale ha sottolineato la necessità di un processo di formazione e analisi continuo e sempre nuovo, sia dal prof. Alberto Vannucci, direttore del Master APC, che ha indicato le grandi responsabilità delle l’Università, luogo di formazione della classe dirigente. Una giornata intensa, che si è protratta ulteriormente con gli interventi del Questore di Palermo, Renato Cortese, del prof. Salvatore Costantino, del Procuratore Generale di Palermo Roberto Scarpinato, del prof. Girolamo Lo Verso, dell’avv. Vincenzo Gervasi e del Procuratore Generale di Caltanissetta Sergio Lari.
Al termine dell’incontro gli allievi del Master hanno fatto rotta verso la Bottega dei Sapori e dei Saperi di Libera Palermo, nella centrale Piazza Castelnuovo, luogo perfetto per un confronto appassionante con Gaetano Cascino, uno degli operatori della Bottega, che ha raccontato la storia di quel bene e i numerosi progetti che Libera porta avanti in città.
Il sabato mattina, dopo una rilassante serata in compagnia dei docenti, sono stati organizzati due interessanti incontri presso Radio100passi: il primo con Danilo Sulis, amico di Peppino Impastato, che ha raccontato la sua storia e la storia della Radio, proprio a partire dalla scomparsa dell’amico nel 1978; il secondo insieme ad IMD, già membro della Catturandi di Palermo, che ha portato la testimonianza di tanti operatori che per circa un ventennio si sono occupati di dare la caccia ai principali latitanti del distretto di Palermo, arrestandoli tutti. Il pomeriggio è proseguito presso la Caserma Lungaro, dove gli studenti del Master APC e una delegazione di studenti dell’Università di Palermo hanno incontrato – accompagnati da Luigi Lombardo e Ivan D’Anna, sindacalisti del SIAP – gli uomini e le donne dell’Ufficio scorte di Palermo, ascoltando le difficoltà e le questioni ancora irrisolte che caratterizzano il loro lavoro. Tra i momenti più significativi, il minuto di raccoglimento di fronte alla targa degli agenti uccisi nelle stragi di Capaci e di Via d’Amelio: la lapide è posta all’ingresso della struttura, proprio nell’atrio in cui i loro colleghi sono transitati il 23 maggio e 19 luglio 1992.
L’ultimo giorno la comitiva si è trasferita ad Agrigento, dove ha incontrato il Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio e il giudice Giancarlo Caruso, per parlare di mafie, corruzione e misure patrimoniali per il contrasto alla corruzione. Anche in questo caso il luogo dell’incontro era carico di significato: l’Aula Magna Livatino, intitolata alla memoria del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia nei primi anni Novanta. Subito dopo il gruppo si è trasferito presso il Grand Hotel Mosè, bene confiscato alla mafia e posto sotto amministrazione giudiziaria, seguita dall’avv. Rosario di Legami: da una situazione di profonda crisi e rischio chiusura, adesso la struttura è rinata, grazie all’impegno dello staff che negli ultimi quattro anni ha profuso energie e investito su quel bene, simbolo di una terra che vuole riscattarsi.
Qui è possibile scaricare il programma del modulo in trasferta.