Claudia Cardella, 26 anni, laureata in Scienze diplomatiche e internazionali, e con un diploma di master in Scenari internazionali della criminalità organizzata. Claudia, la tua carriera universitaria è caratterizzata da ottimi percorsi di studio. Cosa ti ha spinto a proseguire ancora e frequentare il Master APC?
Il mio percorso di studi ha sicuramente costituito un’ottima base da cui partire, grazie agli strumenti di analisi politica ed economica ed alle conoscenze maturate in questi anni. Tuttavia la complessità di fenomeni quali il crimine organizzato e la corruzione richiede un serio approfondimento che solamente un percorso dedicato totalmente all’analisi dei fenomeni, e caratterizzato da una struttura multidisciplinare, riesce a dare. Finita la magistrale ho cercato un percorso che riuscisse a soddisfare questa necessità di formazione, ed il Master APC è stato quindi un naturale sbocco, come il corso di perfezionamento in Scenari Internazionali.
Non solo studio, ma anche volontariato: sei referente del presidio di Libera Forlì e presidente di un’associazione e centro culturale a Forlì. Come ha inciso il Master APC sul tuo impegno associativo?
La possibilità di definire le mie conoscenze ha dato sicuramente una marcia in più al mio impegno associativo, dall’organizzazione di un evento all’elaborazione di un progetto. Sono convinta che queste tematiche richiedano non solo conoscenza dei fatti ma anche strumenti di analisi critica, per evitare di cadere in banalizzazioni o diffusioni errate di informazioni. Questo percorso formativo mi ha reso più sicura e più lucida nella gestione delle attività dedicate all’antimafia, ed in molti momenti ha rafforzato anche il mio entusiasmo nello sviluppo e nella partecipazione della vita associativa.
Nei prossimi mesi sarai impegnata in un tirocinio presso Flare. Di cosa ti occuperai?
La scelta di usufruire dell’opportunità data dal Master di un’occasione di apprendimento pratico all’interno di Flare è stata dettata dall’interesse verso il ruolo che l’Unione Europea ha nella lotta al crimine organizzato e dalla possibilità di approfondire quest’ambito all’interno di una rete associativa. Flare è capofila e partecipa a diversi progetti in ambito europeo di lotta al crimine organizzato, all’economia illegale ed alla corruzione, per cui spero di riuscire a collaborare all’interno di questi contesti.
Se dovessi incontrare una persona interessata ad iscriversi al Master APC, quale consiglio vorresti darle?
Il mio consiglio deriva da una mia mancanza che purtroppo è stata dettata dalla necessità. Consiglio infatti a chi volesse seguire il master di partecipare il più possibile alle lezioni in aula, magari traferendosi a Pisa, se possibile. Sicuramente la possibilità di seguire in streaming o in differita le lezioni è un vantaggio ed un’agevolazione preziosa, ma l’opportunità di confrontarsi direttamente con i docenti , i tutor e gli altri studenti è insostituibile. Per diversi motivi non sono riuscita infatti ad essere spesso presente a lezione, e quando mi sono trovata a recuperarle mi sono resa conto che avevo perso una parte importante di questo percorso formativo. Un altro consiglio che mi sento di dare è di informarsi prima della lezione sulla tematica trattata, sia attraverso i materiali didattici consigliati, sia in autonomia. Questo permette sicuramente un’attenzione maggiore e una capacità di stare al passo con le lezioni, nonché una maggiore possibilità di confrontare le proprie opinioni con quelle dei docenti, cosa che ovviamente è difficile fare ex post.