Mario, 51 anni, dirigente del settore sociale ed educativo del Comune di Cinisello Balsamo. Quali sono state le motivazioni che ti hanno spinto ad intraprendere un percorso formativo sui temi della criminalità organizzata e della corruzione?

Potrei sintetizzarle così: da cittadino e da dirigente pubblico mi è parso doveroso approfondire la conoscenza, provare ad addentrarmi nei fenomeni, per capire meglio quanto di ciò che comunemente intendiamo per corruzione e mafia è legato a stereotipi e quanto, invece, si fonda su elementi più concreti ed oggettivi. In altre parole la volontà che mi ha spinto verso questa esperienza è stata quella di “guardare oltre”, cercando di comprendere i fenomeni criminosi di corruzione nel loro contesto sociale, storico ed economico attraverso diversi angoli di lettura (sociologica, giornalistica, amministrativa, di esperienze dirette etc). Il percorso di investimento professionale che sul tema della trasparenza e della lotta alla corruzione sta facendo il Comune di Cinisello Balsamo in favore dei propri dipendenti è stato un ulteriore elemento motivazionale che mi ha spinto ad intraprendere questa bella esperienza

Quali ulteriori strumenti hai acquisito durante la tua frequenza al Master? Come pensi potranno esserti utili nel tuo lavoro in una pubblica amministrazione?

Conoscere cosa “sta dietro” i fenomeni corruttivi e mafiosi aiuta anche a “leggere meglio” e ad attribuire la giusta importanza ad alcune prassi tipicamente amministrative che un dipendente pubblico deve mettere in atto, con particolare riferimento alla funzione dirigenziale. Cito quale esempio il Piano Triennale Prevenzione della Corruzione e, nello specifico,  la valutazione dei rischi corruttivi che ogni ente pubblico deve realizzare: la possibilità che  l’importanza di tali strumenti sia sottostimata dalla struttura amministrativa che deve metterli in atto è alta ed è proporzionale al livello di consapevolezza e conoscenza del fenomeno corruttivo da parte degli attori in gioco (dirigenti, posizioni apicali in genere, amministratori). Il Master aiuta a conoscere approfonditamente le realtà multiformi, il radicamento, la storia e le possibili evoluzioni di corruzione e criminalità organizzata di stampo mafioso e quindi di riflesso aiuta ad attribuire importanza agli strumenti (il Piano anticorruzione è uno di questi) che, in qualità di dirigente pubblico, posso agire per contrastarli.

Se dovessi incontrare una persona interessata ad iscriversi al Master APC, quale consiglio vorresti darle?

Se fosse un giovane studente quello di affrontare il Master mettendo al centro la propria curiosità e la propria voglia di confrontarsi. Se fosse un dipendente pubblico ne consiglierei la partecipazione perchè il rischio più grande nella PA è quello di affrontare il quotidiano con una visione “tecnicistica” che sfocia spesso nella logica meramente legata all’adempimento: il master è un’occasione per approfondire ed aiuta a superare questo rischio. Ad entrambi: di valutare preventivamente il proprio grado di motivazione perchè questo Master è un’esperienza impegnativa e, anche per questo, portatrice di grandi soddisfazioni.